Il Genoa vorrebbe non ripetersi, in linea teorica. Ma la società ligure è figlia solo e soltanto delle decisioni di Enrico Preziosi, uno che cambia idea da un giorno all’altro e, soprattutto, è mosso storicamente da quell’istinto che viene definito come uno dei suoi più grandi difetti, ma che in realtà è stato anche uno dei suoi più grandi pregi soprattutto da imprenditori.
Il calcio però è un’altra cosa e quindi non è da sottovalutare la voce di un Liverani in bilico che probabilmente avrà ancora un bonus di due partite. Intanto si è scatenato il classico toto-nomi, all’interno del quale vanno confermate come ipotesi sia quella relativa a Serse Cosmi (sarebbe un ritorno, allenò il Genoa in Serie B nel 2004/05) ed a Devis Mangia, ormai ex selezionatore della Under-21. Quest’ultimo è un vero e proprio pupillo di Arrigo Sacchi, ma soprattutto è un gran diplomatico capace di gestire anche situazioni piuttosto avventurose (ha allenato in Serie D, in Lega Pro, ma anche e soprattutto è stato già anche al servizio di un certo Zamparini).
Si profila un duello intrigante, anche se Cosmi pare in vantaggio proprio perché più avvezzo per esperienza ai subentri e perché Mangia gradirebbe una piazza dal profilo basso ma che programma: non a caso è stato accostato al Sassuolo, che non può non dare ancora una certa fiducia a Di Francesco nonostante la falsa partenza. Addirittura c’è chi dice che tra le due Mangia preferirebbe Sassuolo, dove ritroverebbe alcuni pupilli della sua Under (Marrone su tutti) e un gruppo non troppo frastagliato composto prevalentemente da calciatori italiani.
Insomma, la corsa è iniziata, così come iniziano (per lo meno nei bar) le prime scommesse tra gli amanti del calcio su quale sarà la prima panchina di Serie A a saltare per aria. Con Liverani primo indiziato che magari metterà tutti a tacere.
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